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CONTINUANO gli incentivi alle energie rinnovabili, con modifica per il solo fotovoltaico, che in tanti avevano reclamato. Si tratta di un provvedimento importante visto e considerato che la tragedia del Giappone ha confermato ancora una volta come le fonti di energia pulita siano molto più vantagiose in termini economici e di sicurezza rispetto al nucleare.

Ma vediamo nel dettaglio come funzionano questi incentivi e cosa è stato approvato nel decreto.

Incentivi energie rinnovabili – fotovoltaico

Il testo, varato ieri dal Consiglio dei Ministri, toglie ogni limite alla produzione di energia grazie all’attuazione di un nuovo sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi in funzione della potenza installata che entrerà a regime a partire dal 2013.

Fino a quel momento è previsto un decalage progressivo con il quale il governo vorrebbe cercare di allineare il nostro Paese ai livelli dell’Unione Europea.

L’intento, a dir la verità, è anche quello di proteggere gli investimenti in corso limitando i fenomeni speculativi che potrebbero approfittare degli incentivi, visto che a quanto pare fanno gola a molti.

Ma sempre secondo il decreto sono previsti degli ulteriori incentivi nel caso in cui le installazioni di impianti fotovoltaici siano finalizzate alla sostituzione di amianto in aree soggette a bonifica.

Inoltre, è previsto un tetto di spesa massima ed un registro tenuto dal GSE per quanto riguarda tutti i cosidetti grandi impianti ossia quelli superiori a 1 mw su tetto oppure 200 kw a terra.

La tariffa che si andrà a percepire per l’energia da fonti rinnovabili immessa in rete verrà determinata dal momento dell’entrata in esercizio dell’impianto solare, con la garanzia del rispetto dell’iter di connessione da parte del gestore di rete.

Conclusioni

A quanto pare questo decreto, seppur ampiamente atteso in questa forma, non accontenta tutti… anzi. In molti si lamentano dell’entità degli incentivi, sostenendo che andava fatto molto di più per garantire all’Italia un futuro fatto di energia pulita.

Per il momento se si vuole investire in un futuro “verde” bisogna adoperare questi incentivi al fotovoltaico. Precisiamo che le altre fonti rinnovabili (minieolico, biomassa, biogas) non sono stati oggetto di modifica, restando invariate le tariffe ed i certificati verdi.

Per chi volesse approfondire l’argomento o consultare le tabelle con tutti i relativi valori degli incentivi segnalo il link alla pagina ufficiale del decreto ministeriale: IV CONTO ENERGIA

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